Dopo il terremoto in Giappone si è tornati a parlare della sicurezza e della convenienza dell’energianucleare e ovviamente si sono sentite tantissime opinioni diverse e molto valide. Chi dice che ormai il nucleare ha comunque degli standard di sicurezza molto elevati tanto che le probabilità che succeda qualcosa sono praticamente nulle (e invece qualcosa in Giappone è successo…); c’è chi invece vorrebbe continuare ad installare impianti basati sulle fonti rinnovabili praticamente ovunque per sfuttare la cosiddetta energia pulita e soprattutto “gratuita” del vento, del sole e della Terra. Ma purtroppo l’Europa vuol prendere un’altra direzione e i recenti avvenimenti come il decreto rinnovabili in Italia e il taglio degli incentivi in Francia, Spagna e Gran Bretagna ne sono l’esempio più evidente. C’è poi chi dice che le centrali invece di metterle in Italia le potremmo mettere
addirittura nelle nazioni vicine. Ricordo una lezione universitaria di un grande Professore che sosteneva:”l’energia è la moneta dell’universo, tutto ruota intorno ad essa, soldi, equilibri politici, guerre, potere, prestigio, indipendenza”. Chi produce energia comanda su tutti gli altri e chi non la produce è disposto a tutto pur di averla ( basti pensare alle grandi nazioni che hanno i pozzi petroliferi e a quello che succede attualmente).
Il tema centrale rimane però sempre e solo uno: QUANTA ENERGIA CI SERVE? O meglio, quanta ce ne servirebbe per vivere degnamente e quanta invece ne consumiamo ogni giorno? Chi sa dare una risposta seria e obiettiva a questo quesito? Chi di noi crede di avere la coscienza a posto? Chi di noi a casa, per fare un semplice esempio, non ha più di una televisione, più di un telefonino a persona? Chi di noi non consuma più acqua calda di quanta gliene basterebbe? Chi accende il riscaldamento ma dimentica aperte le finestre della propria abitazione?oppure perché i cittadini che vogliono farsi l’impianto fotovoltaico sul proprio tetto non cercano prima di intervenire sull’involucro energetico delle loro abitazioni per evitare dispersioni inutili e magari risparmiare evitando consumi inutili? Chi usa in modo razionale l’energia? Io credo che poche persone possano rispondere nella giusta maniera a queste domande. Anche chi vi sta scrivendo sarebbe in difficoltà se dovesse rispondere. E allora perché non iniziare a fare qualcosa in tal senso? Perché il discorso se continuare con il carbone (che comunque finirà) o con le rinnovabili o con il nucleare è comunque un discorso successivo. Facciamo prima qualcosa per ridurre i nostri consumi, o per avere un comportamento più corretto come magari partecipare attivamente alla raccolta differenziata che ormai sta diventando sempre più presente in molti comuni. Una volta che avremo ridotto i nostri esorbitanti consumi potremo iniziare a valutare come produrre l’energia che ci serve. Ciò perché è inutile realizzare mega impianti o mega centrali per produrre energia quando poi con un piccolo sforzo di tutti ne basterebbero molte di meno. Ultimamente ci sono anche diversi progressi tecnologici come gli impianti di co e trigenerazione, super avanzati ma soprattutto superefficienti. Con questi meccanismi l’energia termica utilizzata per un processo viene poi convertita in elettrica per esempio e quindi recuperata. Le soluzioni ci sono ma quello che deve cambiare è la mentalità. E forse è arrivato il momento di fare qualcosa, tutti insieme!