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sabato 12 marzo 2011
Con un click date 10 litri d'acqua potabile a chi ne ha bisogno
giovedì 3 marzo 2011
Pigotta: la bambola che salva una vita
Pigotta: la bambola che salva una vita

Pigotta, in dialetto lombardo, è la tradizionale bambola di pezza fatta a mano, con cui hanno giocato molte generazioni di bambini.
Oggi la Pigotta dell'UNICEF è una bambola che contribuisce a salvare la vita di un bambino.
Con un'offerta minima di 20 euro, infatti, puoi adottare una Pigotta realizzata dai nostri volontari e consentire all'UNICEF di fornire a un bambino di un paese africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita.
Il kit salvavita dell'UNICEF è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera.
Oggi la Pigotta dell'UNICEF è una bambola che contribuisce a salvare la vita di un bambino.
Con un'offerta minima di 20 euro, infatti, puoi adottare una Pigotta realizzata dai nostri volontari e consentire all'UNICEF di fornire a un bambino di un paese africano interventi mirati che riducono il pericolo di mortalità nei suoi primi cinque anni di vita.
Il kit salvavita dell'UNICEF è composto da vaccini, dosi di vitamina A, kit ostetrico per un parto sicuro, antibiotici e una zanzariera.
L'iniziativa della Pigotta è nata nel 1988 e da allora ha avuto un crescente successo: soltanto negli ultimi 10 anni sono stati raccolti oltre17 milioni di euro, che hanno permesso all'UNICEF di salvare più di800.000 bambini.
Numerosi sono i testimonial che hanno voluto sostenere questa iniziativa nel corso degli anni.
Numerosi sono i testimonial che hanno voluto sostenere questa iniziativa nel corso degli anni.
L'UNICEF è particolarmente grato a Foxy, dal 2002 sponsor ufficiale della Pigotta.
La "Pigotta dei Sindaci"Se sei un Amministratore locale, puoi promuovere l'adesione del tuo Comune all'iniziativa "Per ogni bambino nato, un bambino salvato", già attuata da molti Comuni italiani per celebrare i nuovi nati con un gesto di solidarietà in favore di un bambino in un paese del Sud del mondo.
mercoledì 2 marzo 2011
Unicef, l'Italia non passa l'esame Troppi bambini "lasciati ai margini"
Unicef, l'Italia non passa l'esame
Troppi bambini "lasciati ai margini"
Rapporto sulla disugaglianza nei Paesi ricchi. Le nazioni che non fanno abbastanza per le nuove generazioni: Italia, Stati Uniti, Grecia, Belgio, Regno Unito. Al contrario, Danimarca, Finlandia, Irlanda, Paesi Bassi e soprattutto Svizzera sono considerati invece più sensibili. Un danno l'economia dei paesi
di VALERIA PINI
La classifica. Il rapporto compara i
L'Unicef finanzia una campagna globale per l'aborto sicuro
Unicef: migliora condizione bimbi
Unicef: migliora condizione bimbi
Ma non per gli adolescenti, l'88% e' in paesi in via sviluppo)

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Unicef: istruzione negata a 70 milioni di ragazzi nel mondo
Unicef: istruzione negata a 70 milioni di ragazzi nel mondo
Sono almeno 70 milioni i ragazzi nel mondo a cui oggi è negata l'istruzionee sono perciò più sottoposti ai rischi di sfruttamento, abuso e violenza. La denuncia arriva dall'Unicef che a Roma ha presentato il rapporto 2011 sulla condizione dell'infanzia nel mondo, dal titolo «Adolescenza: il tempo delle opportunità». «Senza istruzione», ha spiegato Vincenzo Spadafora, presidente di Unicef Italia, «gli adolescenti non possono sviluppare le conoscenze e le capacità di cui hanno bisogno per affrontare i rischi di sfruttamento, che risultano più alti proprio nel secondo decennio di vita». L'impegno di Unicef, ha spiegato il direttore generale dell'agenzia Onu Anthony Lake, «deve essere mirato a
UNICEF: "Ecco come Israele perseguita i bambini palestinesi!"
UNICEF: "Ecco come Israele perseguita i bambini palestinesi!"
L'UNICEF ha rilasciato un rapporto che illustra e denuncia le politiche israeliane di persecuzione dei bambini nel corso del 2010, evidenziando, fra l'altro, l'omicidio di 11 piccole vittime, poco meno di una al mese. Certo, chi si é abituato ai terrificanti rapporti di "Piombo Fuso", con centinaia di donne e bambini consumati dal napalm e dal fosforo bianco sganciati dagli aerei con la stella di Davide può ritenere questo numero 'basso', ma, quando si consideri che gli undici bambini sono stati uccisi in
Emergency Il mondo che vogliamo
Crediamo nella eguaglianza di tutti gli esseri umani a prescindere dalle opinioni, dal sesso, dalla razza, dalla appartenenza etnica, politica, religiosa, dalla loro condizione sociale ed economica. Ripudiamo la violenza, il terrorismo e la guerra come strumenti per risolvere le contese tra gli uomini, i popoli e gli stati. Vogliamo un mondo basato sulla giustizia sociale, sulla solidarietà, sul rispetto reciproco, sul dialogo, su un'equa distribuzione delle risorse
L'organizzazione di Gino Strada condanna la repressione e chiede al governo italiano il rispetto della Costituzione
L'organizzazione di Gino Strada condanna la repressione e chiede al governo italiano il rispetto della Costituzione
Emergency assiste con viva preoccupazione alla dura repressione che negli ultimi giorni sta insanguinando la Libia.
Le notizie che circolano in queste ore riferiscono di bombardamenti aerei sui civili e di manifestanti attaccati con proiettili anticarro: si tratterebbe di gravissimi crimini di guerra, davanti ai quali l'Italia deve prendere una posizione di netta condanna.
Notiamo anche che il nostro Paese è, ad oggi, il principale esportatore di armi dall'Europa verso la Libia, e questo nonostante la legge 185/90 del Parlamento Italiano vieti di esportare armamenti in Stati che non garantiscono il rispetto dei diritti umani.
Chiediamo con forza il rispetto della legge italiana, chiediamo il rispetto della nostra Costituzione: l'Italia ripudia la guerra, anche quella fatta da altri con le nostre armi.
Le notizie che circolano in queste ore riferiscono di bombardamenti aerei sui civili e di manifestanti attaccati con proiettili anticarro: si tratterebbe di gravissimi crimini di guerra, davanti ai quali l'Italia deve prendere una posizione di netta condanna.
Notiamo anche che il nostro Paese è, ad oggi, il principale esportatore di armi dall'Europa verso la Libia, e questo nonostante la legge 185/90 del Parlamento Italiano vieti di esportare armamenti in Stati che non garantiscono il rispetto dei diritti umani.
Chiediamo con forza il rispetto della legge italiana, chiediamo il rispetto della nostra Costituzione: l'Italia ripudia la guerra, anche quella fatta da altri con le nostre armi.
Emergency sulla situazione in Libia
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Emergency sulla situazione in Libia
Emergency assiste con viva preoccupazione alla dura repressione che negli ultimi giorni sta insanguinando la Libia. Le notizie che circolano in queste ore riferiscono di bombardamenti aerei sui civili e di manifestanti attaccati con proiettili anticarro: si tratterebbe di gravissimi crimini di guerra, davanti ai quali l'Italia deve prendere una posizione di netta condanna. Notiamo anche che il nostro Paese è, ad oggi, il principale esportatore di armi dall'Europa verso la Libia, e questo nonostante la legge 185/90 del Parlamento Italiano vieti di esportare armamenti in Stati che non garantiscono il rispetto dei diritti umani.
Chiediamo con forza il rispetto della legge italiana, chiediamo il rispetto della nostra Costituzione: l'Italia ripudia la guerra, anche quella fatta da altri con le nostre armi.
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