
Il suo successore è il Multi-Purpose Crew Vehicle (MPCV). Il nuovo vettore è decisamente differente dai suoi predecessori, focalizzando soprattutto sulla sicurezza e sul risparmio e rinunciando alla capacità di carico. E' quasi un ritorno al passato dato che la NASA sembra al momento rinunciare a velivoli dotati di ali in luogo di un razzo che può ricordare l'era degli Apollo. Il nuovo veicolo creato da Lockheed Martinconsiste di un modulo
per l'equipaggio inserito tra il Launch Abort System e il Service Module. Può portare fino a quattro astronauti per missioni della durata massima di 21 giorni. Un vecchio Shuttle poteva trasportare sino a sei/otto astronauti nello spazio. L'MPVC quindi potrà essere utilizzato per progetti di più modeste dimensioni e non sarà in grado di trasportare satelliti o pezzi per la ISS, la stazione spaziale internazionale. Ma veniamo ai benefici: dovrebbe essere molto più sicuro (dieci volte più sicuro in ascesa ed entrata) e costa molto meno. Il beneficio maggiore comunque è rappresentato dalla sua indipendenza dal momento che è in grado di uscire dall'orbita terrestre autonomamente. L'introduzione di questo vettore quindi lascerebbe i compiti di trasportare astronauti o strumentazione a compagnie private come SpaceX, mentre la NASA potrà concentrarsi così in missione spaziali di più ampio respiro.


Nessun commento:
Posta un commento