mercoledì 16 marzo 2011

Novità in campo tricologico contro calvizie e caduta dei capelli

Novità in campo tricologico contro calvizie e caduta dei capelli

La ricerca medica in campo tricologico è in continuo fermento ed apre le porte alla certezza che la guerra contro la perdita dei capelli, oggi conduce davvero a concreti risultati.
La soluzione più moderna contro calvizie e diradamenti arriva dalla Florida: si chiama PRP HT, ed è una tecnica che sfrutta i fattori di crescita presenti naturalmente nelle piastrine del sangue.
PRP HT sta per “Platelet Rich Plasma Hair Therapy”, cioè terapia dei capelli con plasma arricchito di piastrine. Si tratta di una tecnica medica, curativa, che rientra nel campo della medicina rigenerativa: si fonda sul principio secondo il quale le cellule staminali presenti nel bulbo del capello sono dotate di recettori per i fattori di crescita.
Poiché il sangue contiene molte piastrine, cellule a loro volta ricchissime di fattori di crescita che
hanno la funzione di auto-riparare il corpo, viene utilizzato il sangue stesso del paziente, opportunamente lavorato con un macchinario, una centrifuga, che separa le componenti del sangue, proprio per ottenere un composto ricco di piastrine.
I fattori di crescita presenti nelle piastrine sono così in grado di stimolare le staminali dei bulbi piliferi ancora presenti, ma silenti o sofferenti, a produrre il capello.
Per uomini e donne.
La nuova tecnica contro le calvizie è indicata nell’alopecia androgenetica, sia maschile (interessa l’85% degli uomini) sia femminile (colpisce il 50% delle donne in menopausa e un elevato numero di donne in età fertile affette, ad esempio, da sindrome ovaio policistico), che è caratterizzata da una caduta di capelli lenta e quasi impercettibile, soprattutto su fronte, tempie e zona superiore del capo, dovuta principalmente all’azione degli ormoni androgeni, soprattutto il testosterone (presente anche nell’organismo femminile) che è trasformato da un enzima in un’altra sostanza (il diidrotestosterone) che provoca un’eccessiva produzione di sebo che soffoca i bulbi piliferi, atrofizzandoli gradualmente e impedendo loro di produrre altri capelli. La tecnica è efficace in tutti gli stadi della calvizie su base androgenetica, è comunque consigliabile non aspettare di avere un’area totalmente calva, ma trattare quando sono presenti diradamenti e miniaturizzazione dei fusti capillari.
La procedura PRP HT viene impiegata anche nei casi di alopecia areata a chiazze, una forma di calvizie dalle cause non chiare (si ipotizza un’origine psicogena oppure autoimmune), caratterizzata dalla caduta dei capelli a ciocche. Anche in questa forma, più precocemente si inizia la terapia e migliori sono i risultati. Ma in questa affezione il/la paziente si accorge del problema quando si manifesta la “chiazza” glabra, non avviene un diradamento progressivo come nell’androgenetica.
La nuova soluzione si applica inoltre nei soggetti già sottoposti ad autotrapianto di bulbi del follicolo pilifero, per favorire un più veloce e maggiore attecchimento dei bulbi impiantati, stimolare la crescita di eventuali bulbi silenti, migliorando il risultato chirurgico, e favorire una più rapida guarigione della cute sottoposta a trapianto.


Si tratta di una tecnica ambulatoriale che utilizza il sangue del paziente e richiede circa 30-45 minuti a seduta, e che deve rigorosamente essere effettuata da un medico.

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