I servizi di televisione allargata escono dal set-top-box per raggiungere smartphone, televisori connessi in rete e decoder per il DTT
Telecom Italia espande e rilancia Cubovision. Il progetto di un set-top-box per fornire una nuova esperienza di fruizione della tv oggi va oltre il semplice dispositivo da poggiare sotto il televisore e si amplia con una serie di servizi pressoché identici, fruibili anche su apparecchi differenti.
In questa sua seconda edizione il Cubovision di Telecom Italia si presenta ancora più completo e open. Oltre il doppio tuner per il DTT (digitale terrestre), che permette
di registrare un programma mentre se ne guarda un altro, il compatto centro multimediale permette anche di vedere alcune selezionate web tv – pescate direttamente dalla Rete – e contenuti di video on demand (VoD) come film, cartoni e serie tv in alta definizione (HD) o persino in 3D. In tutto si tratta di circa 200 titoli disponibili con un tasso di aggiornamento della library di circa il 15% su base mensile. Completano la dotazione diversi widget dalle funzioni più disparate, come quello per i video di YouTube, quello per il meteo, quello per seguire in diretta la quotazione di titoli borsistici e azioni, ecc. Presente all’interno del bouquet Cubovision anche un corso completo d’inglese, fornito dal partner De Agostini.
Interessante la sezione hardware che prevede: un hard disk da 250 GB - sul quale memorizzare i propri contenuti multimediali (foto, musica e video) e le registrazioni dei programmi tv preferiti – un processore Intel Atom CE 1450, RAM da un GB, modulo Wi-Fi (802.11 b/g/n), porta Ethernet, uscita audio ottica digitale S/PDIF, slot per schede di memoria SD, due ingressi USB per collegare i propri pen drive e/o pc, uscita HDMI per la visione di contenuti HD, uscita composita e uno slot CAM in cui inserire eventualmente le schede per fruire i contenuti criptati (a pagamento) del digitale terrestre. Qui trovate la scheda completa con tutte le specifiche tecniche del Cubo.
A gestire il tutto troviamo MeeGo, un sistema operativo open source basato su Linux e sviluppato in maniera congiunta da Intel e Nokia, che in questo caso è stato opportunamente modellato dagli ingegneri Telecom sulle esigenze di Cubovision. L’apertura della piattaforma e il basarsi sul concetto diOpen innovation hanno l’evidente vantaggio di rendere il progetto facilmente aggiornabile. In futuro, infatti, è previsto un arricchimento dell’offerta attraverso l’inserimento di un application store, di videogame, di servizi di domotica, di homebanking e di pubblica utilità.
Lanciato il 1° dicembre scorso, il Cubo viene venduto ad un prezzo al pubblico di 199 Euro. Cifra frazionabile in 36 rate da 5,50 Euro fatturabili direttamente in bolletta.
In questa sua seconda edizione il Cubovision di Telecom Italia si presenta ancora più completo e open. Oltre il doppio tuner per il DTT (digitale terrestre), che permette
di registrare un programma mentre se ne guarda un altro, il compatto centro multimediale permette anche di vedere alcune selezionate web tv – pescate direttamente dalla Rete – e contenuti di video on demand (VoD) come film, cartoni e serie tv in alta definizione (HD) o persino in 3D. In tutto si tratta di circa 200 titoli disponibili con un tasso di aggiornamento della library di circa il 15% su base mensile. Completano la dotazione diversi widget dalle funzioni più disparate, come quello per i video di YouTube, quello per il meteo, quello per seguire in diretta la quotazione di titoli borsistici e azioni, ecc. Presente all’interno del bouquet Cubovision anche un corso completo d’inglese, fornito dal partner De Agostini.
Interessante la sezione hardware che prevede: un hard disk da 250 GB - sul quale memorizzare i propri contenuti multimediali (foto, musica e video) e le registrazioni dei programmi tv preferiti – un processore Intel Atom CE 1450, RAM da un GB, modulo Wi-Fi (802.11 b/g/n), porta Ethernet, uscita audio ottica digitale S/PDIF, slot per schede di memoria SD, due ingressi USB per collegare i propri pen drive e/o pc, uscita HDMI per la visione di contenuti HD, uscita composita e uno slot CAM in cui inserire eventualmente le schede per fruire i contenuti criptati (a pagamento) del digitale terrestre. Qui trovate la scheda completa con tutte le specifiche tecniche del Cubo.
A gestire il tutto troviamo MeeGo, un sistema operativo open source basato su Linux e sviluppato in maniera congiunta da Intel e Nokia, che in questo caso è stato opportunamente modellato dagli ingegneri Telecom sulle esigenze di Cubovision. L’apertura della piattaforma e il basarsi sul concetto diOpen innovation hanno l’evidente vantaggio di rendere il progetto facilmente aggiornabile. In futuro, infatti, è previsto un arricchimento dell’offerta attraverso l’inserimento di un application store, di videogame, di servizi di domotica, di homebanking e di pubblica utilità.
Lanciato il 1° dicembre scorso, il Cubo viene venduto ad un prezzo al pubblico di 199 Euro. Cifra frazionabile in 36 rate da 5,50 Euro fatturabili direttamente in bolletta.
Ma a chi si rivolge questo tipo di prodotto? Chi l’ha progettato afferma di puntare a coinvolgere quel tipo di utenza che non è avvezza a fruire contenuti dal pc, ossia tutti quegli Italiani che hanno un forte rapporto con il televisore ma ancora si tengono alla larga da pc. Facile crederci. Sul successo dell’apparecchio ci riserviamo qualche dubbio, tenendo anche conto di concorrenti diretti di tutto rispetto come l’ Apple Tv e i vari set-top-box e multimedia center. Non ultima l’innovativa piattaforma openBoxee, che può essere installata su qualsiasi computer.
La novità più interessante del progetto Cubovision, comunque, riguarda l’estensione dell’esperienza d’uso del box anche ad altri dispositivi. Grazie agli accordi stretti con alcuni produttori di apparecchi di elettronica di consumo – come Samsung e Asus – Telecom Italia è riuscita a portare i propri servizi ditelevisione aumentata anche su decoder per il digitale terrestre, televisori connessi alla Rete, computer di tipo all-in-one e persino smartphone. In questo modo l’utente potrà usufruire di gran parte delle funzionalità di Cubovision anche senza lo scatolotto bianco. Ad esempio, acquistando un televisore Samsung – di quelli in grado di connettersi a Internet – l’utente potrà accedere ai servizi tv di Telecom Italia attraverso il menu delle applicazioni messo a disposizione dalla piattaforma proprietaria dell’azienda Coreana. L’esperienza è pressoché identica.
Il menu di navigazione di Cubovision, in questo caso, è del tutto simile a quello che appare sui televisori connessi al Cubo. Stesse voci e stesse funzioni. Unica sostanziale differenza la modalità di pagamento dei contenuti VoD. A differenza degli abbonati Telecom Italia, che possono scegliere di pagare attraverso l’addebito sulla bolletta telefonica, tutti gli altri utenti sono costretti a fornire le credenziali della propria carta di credito se vogliono acquistare o visualizzare del materiale video on demand. Stessa cosa dicasi per i decoder DTT che devono essere certificati dal “Bollino Gold” e per alcuni modelli di smartphone come il Samsung Galaxy S e l’iPhone Apple. Un’applicazione Cubovision sarà disponibile anche su iPad.
Ottimo Video Dimostrativo da vedere!
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