
Questa novità comporta anche degli adeguamenti di natura tecnica da parte dei consumatori, i quali devono infatti provvedere ad acquistare un decoder che possa ricevere le nuove frequenze, oppure in alternativa dotarsi di un televisore di ultima generazione, con decoder incorporato.
In molti, comunque, hanno scelto di acquistare soltanto il decoder esterno, da mettere in funzionamento assieme al proprio televisore. E tanti altri si preparano ad acquistarlo, anche se indecisi nella scelta, persi tra le tante offerte – come sempre buone e non – che il mercato mette a disposizione.
In aiuto degli spettatori italiani accorre l’Agcom, l’autorità garante delle comunicazioni, che ha annunciato la pubblicazione, entro 180 giorni sul proprio portale ufficiale, di una classifica dei decoder, suddivisi in sei fasce, in base a caratteristiche tecniche e prezzo. Numero alto sta per prodotto scadente e viceversa, così da facilitare al massimo la scelta.
La classificazione dei prodotti sarà pubblicata in questa pagina www.agcom.it/decoder, anche se ogni consumatore dovrà fare attenzione alle scelte: un decoder di prima fascia, dunque più costoso, potrebbe essere dotato di caratteristiche “inutili”, eccessive per chi invece cerca soltanto un’apparecchiattura in grado di “riportare tutto alla normalità”, in grado di ricevere il normale segnale digitale, senza troppe innovazioni.
Ognuno, dunque, dovrà comunque essere bravo a individuare il dispositivo più adatto alle proprie esigenze.
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