Su Facebook c’è gente che gode per il terremoto e inneggia agli effetti distruttivi dello tsunami, con la scusa che se lo “meriterebbero” per via di quanto accaduto a Pearl Harbour nel corso della seconda guerra mondiale. Sembra tristissimo ma è così. Pearl Harbour (nella terminologia della Marina Imperiale giapponese, Operazione Hawaii o Operazione Z) fu un’operazione aeronavale che ebbe luogo il 7 dicembre 1941, quando forze aereo-navali giapponesi attaccarono la base navale statunitense di Pearl Harbor, nelle isole Hawaii. L’attacco, portato senza una preventiva
dichiarazione di guerra da parte giapponese, che fu formalizzata soltanto ad attacco iniziato, causò l’intervento statunitense nella seconda guerra mondiale. Come si vede dal collage di schermate fotografate del noto social network nazionalpopolare, molta gente si dimentica di accendere il cervello quando si collega a internet. O si tratta semplicemente di persone “leghiste” (esistono anche in America, purtroppo). Ricollegare la tragedia che il popolo giapponese sta vivendo a fatti bellici con i quali gli attuali cittadini nipponici hanno poco a che vedere è demenziale. Tra l’altro gli statunitensi come tutti sanno “punirono” atrocemente il Paese del Sol Levante con il lancio delle due bombe atomiche su Hiroshima e Nagasaki, due delle più grandi tragedie della storia dell’umanità. Buon gusto e buonsenso imporrebbero un rispettoso silenzio, ma si sa, la mamma degli imbecilli è sempre incinta.
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