» GUIDA AL FRITTO CHE NON INGRASSA
Dolcetti soffici e leggeri come piume…
La frittura è un tipo di cottura degli alimenti che utilizza olio e altri grassi a temperatura elevata. Ciò produce una disidratazione della superficie degli alimenti, rendendoli croccanti e generando una crosticina dorata. La duratara è innescata da una serie di processi chimici che non stiamo qui ad illustrare. Tali processi favoriscono anche un imbrunimento e la liberazione di particolare aormi. Se poi a friggere sono i dolci, il “profumo” è ancora più gradevole. Ecco qui di seguito i requisiti indispensabili per la salvarguardia della linea, della digestione e della salute.
- Gli oli più adattiper friggere sono quello extravergine di oliva e di arachidi, che hanno un elevato punto di fumo (è adatto anche l’olio di soia). Inoltre, non contengono colesterolo e sono poveri di acidi grassi saturi.
- La temperatura dell’olio deve essere elevata (170-180 gradi): solo in questo modo l’olio non penetrerà eccessivamente all’interno dell’alimento e ne farà dorare soltanto la superficie esterna.
- L’olio deve essere abbondante: è bene cioè che l’olio ricopra completamente l’alimento da friggere, in modo da ottenere una cottura il più possibile omogenea.
- L’olio di frittura va utlizzato una volta sola: se usato più volte, infatto, si deteriora e risulta dannoso.
- Una volta cotti, gli alimenti vanno messi a scolare su abbondante carta assorbente: così verranno eliminati in parte i grassi della cottura e l’alimento risulterà meno unto e più leggero.
- Il dolcetto deve essere dorato ma non bruciacchiato per evitare la formazione di composti potenzialmente nocivi.
Nessun commento:
Posta un commento