giovedì 17 marzo 2011

Governo sempre più ridicolo sul nucleare. E si parla già di tangenti.


“Centrali solo nelle regioni favorevoli”. È quanto ha dichiarato, tra l’ilarità generale, Stefano Saglia, il Sottosegretario di Stato al Ministero dello Sviluppo Economico. Di fronte alla catastrofe giapponese il governo non sa dare risposte. Stupenda la coerenza dei governatori delle regioni amministrate dal centrodestra: in sostanza un “siamo favorevoli al nucleare, però per favore lo fate da un’altra parte”. In pratica, siamo tutti frù frù con il sedere altrui. Andando nel dettaglio, abbiamo avuto regioni contrarie con tanto di legge regionale (Campania, Puglia e Calabria), regioni che avevano presentato ricorsi (Toscana, Umbria, Liguria, Basilicata, Marche, Emilia Romagna e Molise), Sardegna contraria e Piemonte, Veneto e Lazio “favorevoli ma altrove”. A questo aggiungiamo che per legge in Italia non si può costruire in zone altamente sismiche (e questo esclude già una buona metà del territorio nazionale). In pratica, per essere certi che le centrali non siano colpite da terremoti bisognerebbe farle tutte in Sardegna (il che, com’è intuibile, è assolutamente irrealizzabile). Poi c’è il problema delle tangenti per il nucleare: ne parla l’Espresso (Wikileaks colpisce ancora). L’accusa verrebba della diplomazia Usa: qualcuno, nel governo Berlusconi, abbia preso mazzette dai francesi. “Un’ipotesi circostanziata, messa nero su bianco in un rapporto del 2009 per il ministro dell’Energia di Obama, Steven Chu. Negli oltre quattro mila cablo dell’ambasciata americana di Roma la parola corruzione compare pochissime volte e in termini generici. Quando invece si parla delle nuove centrali da costruire, allora i documenti trasmessi a Washington diventano espliciti, tratteggiando uno scenario in cui sono le mazzette a decidere il destino energetico del Paese.” Un altro aspetto, per chi ciancia ancora di nucleare conveniente economicamente e vuole fare il cinico a tutti i costi tralasciando l’impatto ambientale, sono le esternalità, i costi occulti di questa fonte energetica. Secondo il grafico qui riportato, i danni economici fatti dal nucleare sono maggiori (di molto) rispetto a quelli che comportano gli incidenti (quando avvengono) in centrali alimentate in altro modo. A parità di vittime, gli incidenti nucleari costano di più. A parte questo, una considerazione di carattere generale: mi chiedo che diritto abbiamo noi essere umani ad arrogarci il diritto malato di deturpare il pianeta a nostro piacimento, facendo correre rischi ingiustificabili e altissimi alle altre forme di vita che lo popolano. Per fortuna sono convinto che il nucleare in Italia non si farà mai, e che si tratta solo dell’ennesimo modo (vedi Ponte di Messina e genialate simili) per la cricca al potere di fare soldi e foraggiare gli amici, lasciandoci in eredità qualche altro sarcofago e cattedrale nel deserto.

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