lunedì 14 marzo 2011

“esce fumo dall’impianto di Onagawa”. “le pioggie radioattive sono attese per domani”... Il cesio, nell’aria in grande quantità, “suole provocare infarti nei bambini oltre che naturalmente leucemia, in genere entro due mesi dall’evento”.

La cronaca dei fatti


Chernobyl d’Oriente è uno dei titoli ricorrenti sul web. I titoli, si sa, sono una sintesi e possono essere imprecisi. Inoltre hanno il torto di voler attirare l’attenzione, così volatile, di chi legge. Calma, dunque. Vediamo meglio, dalle fonti, cosa sta succedendo nelle centrali giapponesi. Sentiamo qualche esperto di nucleare che possa guidarci nella comprensione. Chiamiamo Chicco Testa, già ambientalista e guru della protesta anti-Chernobyl oggi presidente del Forum nucleare italiano: uno che ha cambiato così radicalmente posizione saprà qualcosa a proposito di luoghi comuni in materia. Testa però risponde al telefono che preferisce non parlare adesso, non “sull’onda emotiva” di quel che succede in Giappone. Trattandosi di tsunami “onda emotiva” ha un retrogusto macabro e beffardo. Loro sono morti, a decine di migliaia. Noi siamo suggestionabili, a milioni. Ne parliamo in un altro momento. 

Orfani di opinioni filo-nucleari (anche il professor Veronesi vuole vederci più chiaro) restiamo ai fatti. Ne riporto alcuni così come li ho raccolti. Valutazioni empiriche. Un terremoto come quello giapponese avrebbe provocato in Abruzzo più di centomila morti. Per contro il sisma dell’Aquila, se fosse avvenuto a Tokyo, avrebbe tutt’al più fatto cadere qualche vaso di fiori non adeguatamente fissato sui balconi. I giapponesi quanto a terremoti sono enormemente più previdenti, attenti, abituati ed attrezzati di noi. Ciononostante, leggo, la radioattività attorno al reattore di Fukushima “è di mille volte più alta dei valori normali”. “Esce fumo dall’impianto di Onagawa”. “Le pioggie radioattive sono attese per domani”. Sono in corso i controlli sulla popolazione per valutare l’assorbimento di cesio: le foto mostrano palombari in tute d’argento che scannerizzano civili. Il cesio, nell’aria in grande quantità, “suole provocare infarti nei bambini oltre che naturalmente leucemia, in genere entro due mesi dall’evento”.
Vorrei contenere l’onda emotiva, riferirò dunque l’opinione di Marco Ricotti, docente di impianti nucleari al Politecnico di Milano. “A quanto è dato sapere tutti i reattori si sono spenti secondo previsione”. Hanno funzionato, dunque. A quanto è dato sapere. Se vi suona come “l’intervento è riuscito ma il paziente è deceduto” siete evidentemente sotto l’effetto dell’onda.
Di un altro genere è il sommovimento interno che generano le parole di Maria Stella Gelmini, campionessa nella specialità del ribaltamento di senso - disciplina simile al judo diffusissima nel centrodestra. Ha detto che i bidelli sono più dei carabinieri, in Italia. Che i professori sono pagati poco perchè sono troppi. Che chi manifesta per la scuola pubblica manda i figli alle private. È evidente che sta preparando la scuola pubblica sotto casa per il giorno in cui dovrà mandarci sua figlia: pochi docenti molto selezionati e pagatissimi, bidelli più efficienti della Fulgida. Pazienza per gli altri milioni di bambini nel resto d’Italia, andranno alle private, si arrangeranno. 

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