giovedì 24 marzo 2011

Case ecologiche per un maggior risparmio energetico

Le case ecologiche non sono più un’utopia, ma una realtà. Sempre più
aziende si impegnano in questo campo, ovvero nella costruzione o nel restauro di immobili
per renderli adatti a soddisfare queste esigenze di efficienza
energetica e risparmio energetico. Per chi vuole vivere la prima casa
in armonia con l’ambiente, le possibilità ora ci sono e non sono poche.
Soprattutto nel nord Italia, esistono diverse imprese che hanno deciso di dedicarsi alla progettazione e costruzione di case ecologiche.
Le case a risparmio energetico sono un argomento di certo molto
interessante per tutti i consumatori, e in concomitanza con l’entrata
in vigore della
normativa sulla certificazione energetica degli edifici
rappresenta il tema di maggiore attualità nel settore delle
costruzioni. Basti pensare che nei rogiti notarili di compravendita
devono essere riportate anche le prestazioni dell’edificio risultanti
dalla certificazione del suo fabbisogno energetico. Questo per capire
quanto questa novità sia importante sia per i costruttori, che devono
adeguarsi agli standard minimi previsti dalla normativa, sia per gli
acquirenti, che dovranno comparare con chiarezza ben conoscendo le
prestazioni della casa in rapporto al prezzo richiesto dal venditore.

Per il settore dei restauri e costruzioni
di abitazioni ecologiche si prospetta quindi un futuro decisamente
interessante, dal momento che le loro prestazioni sono ben al di sopra
di quelle minime previste dalla normativa più restrittiva che entrerà
in vigore nel 2009 e quindi offrono agli utenti eccezionali vantaggi in
termini di risparmio energetico in rapporto al loro costo di
costruzione.
In base al consumo annuo di energia per metro quadro,
le abitazioni vengono classificate in categorie A, B, C, D, E, F e G in
funzione del loro consumo di calore annuo per unità di superficie.

In
Italia il riscaldamento delle abitazioni e dell’acqua sanitaria è la
seconda causa di inquinamento, subito dopo il traffico, e rappresenta
oltre il 15% dei consumi energetici nazionali. Nelle regioni del nord
Italia il riscaldamento delle abitazioni incide per oltre il 70% sui
consumi energetici delle utenze domestiche.
Tali consumi sono
fortemente legati al tipo di "involucro" con cui è realizzata la casa,
ed esistono quasi sempre margini di miglioramento elevatissimi.

Un
esempio limite ma che illustra bene le possibilità tecnologiche è
quello delle "case passive", abitazioni fortemente isolate nelle quali
non sono presenti sistemi di riscaldamento alimentati da fonti
convenzionali (gas, gasolio etc.), ma che per mantenere la
temperatura interna sfruttano esclusivamente gli apporti solari e
quelli delle attività interne (elettrodomestici, presenza di persone,
ecc.).
L'orientamento verso Sud, e la presenza di ombreggiamenti,
sono altri aspetti di fondamentale importanza dal punto di vista
energetico, di cui occorre tener conto durante la progettazione di un
edificio. Una corretta insolazione del fabbricato permette infatti di
sfruttare al massimo il calore solare d’inverno e ridurre invece
l'esposizione estiva.

Fortemente arretrato rispetto ai
migliori standard europei, il nostro patrimonio edilizio è ancora molto
carente su questo versante. Ma i margini di miglioramento sono
notevolissimi, le tecnologie esistono, è arrivato quindi il momento di
investire su di esse!

Informazioni sull'Autore


A cura di Martina Meneghetti
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Fonte: Article-Marketing.it


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