Allarme antibiotici: “Resistenza ai farmaci sempre più forte”

Troppi medicinali, anche quando non indispensabili, ed ora è tempo di allarme antibiotici: l’Oms (Organizzazione Mondiale della Sanità) è infatti preoccupata dalla difficoltà con la quale oggi risulta difficile anche solo curare alcune infezioni.

Per cure che generalmente richiederebbero poco tempo, sono necessari invece trattamenti prolungati e costosi, con un’esposizione molto maggiore anche al rischio di morte.

E come se non bastasse, il futuro all’orizzonte non parla di cambiamento: dei farmaci attualmente in fase di sperimentazione, per almeno il 5% si parla di ulteriori antibiotici da lanciare sul mercato.

L’utilizzo prolungato e spropositato degli antibiotici sarà al centro dell’attenzione anche

giovedì prossimo, in occasione del World Health Day 2011. Perchè i virus si rivelano sempre più resistenti e perciò “in assenza di interventi correttivi e protettivi, ci troveremo in un’era post-antibiotica, in cui molte comuni infezioni non avranno più una cura”, spiega in una nota Margaret Chan.

La stessa Oms si prepara a correre ai ripari: in programma c’è un nuovo pacchetto di misure da inviare a tutti i Governi, con l’obiettivo di combattere la resistenza ai farmaci da parte dei virus. Fra queste compaiono lo sviluppo e la messa a punto di piani nazionali ad hoc e il rafforzamento della sorveglianza e della capacità di analisi.

Ma non solo. La stessa Oms infatti mira ad assicurare un accesso continuo ai medicinali essenziali di sicura qualità, oltre che a regolare e promuovere l’uso razionale dei farmaci e migliorare la prevenzione e il controllo delle infezioni.

Al centro dell’attenzione sono finiti alcuni virus specifici, che preoccupano in modo particolare l’Organizzazione Mondiale della Sanità: le forme multiresistenti di tubercolosi in primis, risultate“invulnerabili” davanti a trattamenti di ultimissima generazione.

E poi anche i ceppi resistenti di gonorrea e Shigella, così come le infezioni ospedaliere e persino il virus Hiv, che sta diventando resistente alle terapie antiretrovirali in uso.