FIRENZE. In cambio di droga e regali induceva due ragazzi minorenni a subire prestazioni sessuali: così la squadra mobile di Firenze ha arrestato un dipendente del Comune, un uomo di 51 anni di origini napoletane, in esecuzione di un'ordinanza di custodia cautelare in carcere disposta dal gip Michele Barillaro. Le accuse sono di violenza sessuale, prostituzione minorile e spaccio aggravato.
Interrogato dagli investigatori, l'uomo, che all'epoca dei fatti era impiegato a Palazzo Vecchio, avrebbe ammesso le sue responsabilità e chiesto di essere curato. Secondo le indagini della polizia, coordinate dal pm Luciana Singlitico, nel 2009 l'impiegato del Comune avrebbe adescato due ragazzi, un romeno di 15 anni e un sudamericano di 16, e li avrebbe convinti a subire ripetutamente atti sessuali nel suo appartamento a Firenze.
In cambio, i due minori, che provengono da realtà disagiate e seguiti dai servizi sociali, ricevevano hashish che consumavano anche prima dei rapporti, denaro, cellulari e ricariche telefoniche. Le indagini sarebbero iniziate nell'ottobre del 2009, proprio grazie alla testimonianza di uno dei due ragazzi raccolta da un'educatrice della struttura di accoglienza in cui era ospitato; lo stesso minore presentò una denuncia-querela contro l'impiegato comunale.
La polizia ha anche scoperto che nella sua abitazione l'uomo era solito avere rapporti anche con maggiorenni, ai quali spacciava marijuana e cocaina. Ora l'impiegato è nel carcere di Sollicciano.
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