venerdì 25 marzo 2011

USA, TORTURAVANO ANIMALI: IN MANETTE GRAZIE AL DNA



NEW YORK – Il Dna li ha incastrati. Per due uomini accusati di crudeltà contro gli animali, per la prima volta nella storia di New York , è stato utilizzato il test genetico per incastrarli. Angelo Monderoy, 20enne residente a Brooklyn, rischia 15 anni di carcere e il rimpatrio a Trinidad per aver dato alle fiamme il gatto Scruffy, dopo averlo cosparso con un liquido infiammabile. L'uomo è stato

incriminato per furto con scasso e piromania, dato che ha commesso il fatto in un appartamento all'interno del quale si era introdotto. Il gatto era sopravvissuto, ma per via delle
ustioni riportate è stato necessario abbatterlo. Gli inquirenti hanno avuto modo però di raccogliere un campione di Dna sul luogo del fatto, provando così l'uccisione aggravata dalla crudeltà. "Il Dna come strumento legale è uno sviluppo innovativo", ha dichiarato il dottor Robert Reisman, coordinatore medico dell'Aspca, associazione Usa contro la crudeltà verso gli animali, "e sarà un aiuto enorme per assicurare i torturatori di animali alla giustizia". Una storia molto simile a quella diLordtyshon Garrett, 33enne, anche lui di Brooklyn, che ha picchiato con l'ombrello la gatta Madea, in modo così violento da ucciderla. Anche in questo caso gli investigatori hanno utilizzato la prova del Dna, cui sono arrivati attraverso i morsi che il gatto ha impresso sul manico dell'ombrello. Garrett rischia fino a due anni di carcere.

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