giovedì 3 febbraio 2011

Guadagno Garantito Al 100% Con Le Energie Rinnovabili

L'esigenza di trovare fonti energetiche alternative al petrolio e al carbone è un'esigenza planetaria.
Come tutte le ere: pietra,ferro,bronzo...anche quella del petrolio è al tramonto e si sta aprendo un nuovo capitolo per l'umanità, l'era della produzione di energia rinnovabile.La civiltà del terzo millennio non può fare a meno, per la tecnologia che ha sviluppato e il modello sociale che ha costruito, dell'energia e ,quanto più sviluppa tecnologia maggiore è l'esigenza di energia.
Quindi, la domanda: quali sono le fonti energetiche che ,se consumate si rinnovano? Tra gli elementi naturali: il Sole(luce e calore),il Vento,le Biomasse liquide e solide di produzione agricola o di allevamento.

Poi c'è il nucleare che è un'ottima e potente fonte di produzione di energia,e che però, a differenza di quelle citate comporta notevoli rischi sia in termini ambientali con la produzione e lo stoccaggio di scorie radioattive che per la sicurezza delle popolazioni in caso di incidenti sugli impianti.
Ci sono studi che stanno sviluppando tecnologie avanzate per incamerare l'energia prodotta dai fulmini e dal movimento delle onde marine.Ritengo che ci vorranno ancora anni perchè si metta a punto una tecnologia tale che possa coinvolgere la massa per la produzione di energia.Torniamo all'argomento rinnovabili: sole,vento,biomasse.
Quando esplode un fenomeno di massa?
Quando tutti possono accedere all'utilizzo della tecnologia per poter usufruirne dei benefici, ma soprattutto quando l'esigenza di possedere tale tecnologia diventa una necessità.Questo succederà anche con l'energia rinnovabile!Vedi per esempio il cellulare. Era un oggetto per pochi fino ai primi anni '90, perchè costava troppo, era ingombrante, e non si era diffuso il concetto di necessità.
Quando è esploso? Quando i prezzi sono diventati accessibili, la tecnologia li ha ridotti nelle dimensioni e quando si è compreso l'utilità di avere sempre in qualsiasi momento un mezzo per comunicare con immediatezza.
Anche nelle rinnovabili il processo si sta evolvendo.Nel fotovoltaico i pannelli e i materiali si sono ridotti notevolmente di prezzo, le strutture di istallazione si sono notevolmente migliorate, al punto che prevedo che fra qualche tempo si andrà nella ferramenta sotto casa per comprare il kit fai da te per montarti il tuo impiantino, non sarà certamente domani, ma ci si arriverà certamente.
Nell'eolico, all'inizio si parlava solo di mega impianti che potevano essere attivati da grandi gruppi multinazionali, oggi già è possibile,con costi ancora proibitivi per la grande utenza, pensare di istallare piccole pale verticali o orizzontali sui condomini o nelle aziende agricole.Nelle biomasse, la questione si complica perchè a differenza del fotovoltaico o dell'eolico, per attivare la produzione di energia nella maggior parte dei casi bisogna bruciare le sostanze rinnovabili, che siano gas prodotti da sostanze organiche, che siano rifiuti agricoli: legna, paglia,....., che siano oli vegetali.
Tra le biomasse, quelle liquide(oli vegetali crudi) sono quelle meno percepite come pericolose per inquinamento.
Perchè le popolazioni si ribellano quando devono ospitare impianti di biomasse solide per la produzione di energia? Hanno ragione a farlo?
Certo che hanno ragione! perchè la normativa vigente è molto carente e permette all'impresa o soggetto che attiva la produzione di energia con impianti a biomasse solide, di poter utilizzare in percentuale anche rifiuti urbani, diventando il più delle volte inceneritori di pattumiera con la conseguenza di un alto rischio di inquinamento ambientale e per la salute.
Perchè si rischia di più con un impianto a biomassa solida che con un inceneritore per lo scarto urbano? Perchè sono due tipologie di impianto diversi nel filtraggio dei fumi di scarico.
Mi spiego meglio! diciamo che si costruisce un impianto a biomasse per bruciare la paglia, si utilizzeranno tutte le accortezze tecnologiche(filtri) per trattenere le particelle prodotte dalla combustione della paglia e abbatterne le emissioni nell'aria.
Immaginiamo che nello stesso impianto omologato e garantito per la bruciatura della paglia ci vanno rifiuti indifferenziati, quindi plastica, carta, vetro, oggetti verniciati ... è pensabile che gli stessi filtri possano fare la stessa funzione ed essere efficenti al meglio nel filtrare tutt'altro tipo di particelle? certamente no!
Ecco il pericolo che a ragione sentono le popolazioni che si ribellano.Gli impianti a biomassa liquida sono molto più sicuri e attivano anche un processo virtuoso nelle filiere agricole. La normativa di riferimento per accedere agli incentivi per la produzione di energia con gli oli vegetali è molto chiara e ci sono istituzioni di controllo molto severe che vanno a verificare periodicamente la qualità e le caratteristiche del combustibile.
Pertanto, mi sento di dire che gli impianti a biomasse liquide sono assolutamente più sicuri di quelli a biomassa solida.
Dopo questa lunga premessa, arriviamo a scoprire il perchè oggi è possibile costruirsi un "guadagno solido e duraturo investendo nelle energie rinnovabili".
Stabilito per certo che, è volontà della maggioranza degli Stati abbandonare l'uso del petrolio, o ridurlo drasticamente per gli effetti inquinanti che produce per il l'umanità e per il pianeta; stabilito per certo che, le politiche governative stanno puntando molto sulle energie rinnovabili, (vedi le disposizioni operanti con gli obiettivi imposti dalla Comunità Europea), diventa un'esigenza imprescindibile incentivare lo sviluppo di massa per la produzione di energia con fonti alternative al petrolio.
Questa esigenza è l'affare!! che può garantire per un lungo periodo un "un guadagno solido e duraturo". E' chiaro, come in tutte le situazioni favorevoli di mercato, le condizioni con il tempo e con il raggiungimento degli obiettivi possono variare e non essere più supportate con gli stessi incentivi di oggi.
Per questo motivo bisogna muoversi alla svelta ed entrare in più in fretta possibile nell'affare. Infatti, segnali di variazione di incentivi in diminuizione già cominciano ad esserci, (vedi le tariffe incentivanti nel fotovoltaico), per gli impianti che partiranno con le autorizzazioni dopo la fine di quest'anno.
Che significa? che le quote in proiezione agli obiettivi da raggiungere, sono in rialzo rispetto alle proiezioni temporali per il raggiungimento delle stesse. Allora lo Stato tende a risparmiare variando gli incentivi.
Io penso, dopo un'attenta analisi di costi e ricavi che, a differenza delle solite forme di investimento, oggi l'opportunità è cogliere l'esigenza e l'indirizzo delle politiche energetiche messe in campo dalle Istituzioni Governative ed investire nella produzione di energia alternativa per avere un "guadagno solido e duraturo nel tempo" Il come e dove investire lo affronteremo nel prossimo articolo facendo delle analisi più approfondite nella comparazione dei rischi e degli utili, per capire come scegliere.
Informazioni sull'autore
Site: www.enersoldi.blogspot.com

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